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Salita alla ferrata Bolver Lugli alla spalla del Cimon dela Pala

Racconti dalle Pale

Tutto nasce in un pomeriggio d’estate.

È l’ora del tramonto, un amico mi passa accanto e mi parla della famosa ferrata Bolver-Lugli. Si trova sulla parte nord delle Pale di San Martino e sale lungo la parete della sua montagna simbolo, il maestoso Cimon della Pala, il Cervino delle Dolomiti. Bisogna essere molto allenati mi dice, è parecchio impegnativa, soprattutto per la sua lunghezza complessiva. Ma tutto ciò non mi spaventa, anzi, mi carica ancora di più di adrenalina e curiosità, così accetto la sfida e decido di affrontarla con lui il giorno seguente.

L’indomani si parte: ore 7.30 dagli impianti del Colverde saliamo con la cabinovia verde, e dalla stazione a monte ci avviamo verso la possente parete del Cimone. L’avvicinamento sembra non terminare mai, ci portiamo fin sotto la parete, dove conosciamo altri due ragazzi, che saranno i nostri compagni di avventura fino alla fine. Il bello della montagna è anche questo, ci si saluta tutti, la confidenza si crea fin da subito, si sembra amici da sempre. Si cambia marcia ora, ma quello che sembra l’attacco della ferrata non lo è ancora. Risaliamo quindi lungo le rocce che ci separano dalla partenza effettiva, ed ecco finalmente si inizia: 455 metri ci separano dal punto più alto che toccheremo. La salita è piacevole, la roccia è piena di appigli naturali, spesso in verticale, qualche traverso, qualche camino, qualche zig zag, ottimi gli appoggi per i piedi, il panorama lascia senza fiato, sotto San Martino di Castrozza e tutta la sua valle. Le risate non mancano, la concentrazione neanche. La ferrata si rivela molto interessante, l’arrivo è vicino. Superata la forcella, il nostro obiettivo è il Bivacco Fiamme Gialle, una botte di ferro rossa che ci attende per un breve e meritato ristoro. La vista è unica, ha cambiato aspetto, ci troviamo ora nel cuore delle Pale a 3005 metri di altezza.

Scopri il luoghi citati nel racconto

Dopo esserci rifocillati al Bivacco, è ora di ripartire: percorriamo in discesa il sentiero fino alla Forcella del Travignolo, da cui ammiriamo lo spettacolo sul Passo Rolle e sulla Val Venegia. Proseguendo potremmo salire in cima alla Vezzana, la cima più alta del gruppo delle Pale con i suoi 3192 metri, ma decidiamo di scendere lungo la Val dei Cantoni: il tempo sta cambiando, dobbiamo affrettarci, ma con attenzione. Infiliamo i ramponi e impugniamo i bastoncini, scendiamo lungo un nevaio: ai lati spettacolari cime grigie ci accompagnano e davanti a noi l’altopiano delle Pale, siamo senza respiro. Terminata la discesa lungo l’angusta valle, risaliamo verso il Passo Bettega per arrivare attraverso un saliscendi al Rifugio Pedrotti alla Rosetta, da cui prenderemo la famosa Funivia Rossa che ci porterà a Valle, ma non prima di una breve sosta al Rifugio, dove ci gustiamo una fetta di torta in compagnia. Entusiasti e affaticati dall’impresa, ripercorriamo con la mente la nostra avventura, e ridiamo assieme rievocando i momenti più divertenti.

Anche la Bolver è stata conquistata, possiamo infilarla nello zaino dei nostri ricordi, assieme ai nuovi amici incontrati, con cui sono ancora in contatto e con cui, forse, condividerò nuovi viaggi.

La montagna, si sa, crea legami ed emozioni.

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